Nella mattinata del 7 novembre 2024 in Corato, i militari del Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Bari hanno proceduto al sequestro di un capannone e di un’area limitrofa ad impianto di trattamento e recupero di pneumatici fuori uso, in seguito alla condotta penalmente rilevante posta in essere dal titolare di impresa, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, il quale si è reso responsabile di illecite emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione, gestione illecita di rifiuti e violazione delle prescrizioni autorizzative. I militari del NOE accertavano all’interno del capannone sequestrato la presenza di un macchinario per la colorazione della gomma vulcanizzata in granuli in assenza della prevista autorizzazione all’emissioni atmosferiche e, oltre a ciò, veniva rilevato in area scoperta di circa 8000 mq adiacente all’impianto, non ricompresa nel titolo autorizzativo, il deposito di rifiuti provenienti dall’attività di lavorazione dell’azienda. I militari rilevavano, infine, la presenza di rifiuti fuori dalle previste aree di stoccaggio. A seguito di richiesta di convalida della Procura della Repubblica di Trani, il Giudice per le Indagini Preliminari, al fine di evitare di aggravare e protrarre le conseguenze dei reati contestati, emetteva un decreto di sequestro preventivo, avente ad oggetto le aree sequestrate confermando l’operato dei Carabinieri del NOE.
Violazioni ambientali, sequestri nei pressi di un impianto di trattamento di pneumatici
Intervento dei carabinieri