Avrebbe molestato e minacciato a più riprese la sorella, inviandole messaggi quotidianamente in cui ordinava di consegnarle 200 euro al mese per il fatto che, circa vent’anni prima, il padre avesse donato alla vittima e non a lei un terreno. Quindi, il 19 luglio scorso, le avrebbe incendiato l’automobile. A seguito di tali fatti, i Carabinieri della stazione di Corato hanno arrestato e portato in carcere a Trani una donna di 43 anni, accusata appunto di atti persecutori, danneggiamento seguito da incendio in concorso, tentata estorsione continuata e violazione della misura della sorveglianza speciale, con la recidiva reiterata specifica infraquinquennale.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico della 43enne, la cui condotta criminosa è stata denunciata alle forze dell’ordine dalla stessa sorella. Si tratta di reati che l’indagata, che nei prossimi giorni sarà sottoposta all’interrogatorio di garanzia, avrebbe compiuto anche ai danni di altre persone nel recente passato.