Liberamente tratto dall’Iliade di Omero, arriva in Puglia Iliade, il gioco degli dèi con Alessio Boni e Antonella Attili che interpretano un viaggio epico tra mito e parola con un testo di Francesco Niccolini per la regia di Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e lo stesso Boni. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore.
Lo spettacolo sarà a Corato il 2 dicembre (ore 20.30) al Teatro Comunale, per poi spostarsi al Teatro Fusco di Taranto il 4 dicembre (ore 21) e 5 dicembre (ore 18) e infine al Teatro Traetta di Bitonto il 6 dicembre (ore 20).
Info ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI 2025/26 – Puglia Culture
SCHEDA SPETTACOLO
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo/ Fondazione Teatro della Toscana /Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Alessio Boni, Antonella Attili
ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI
testo Francesco Niccolini
liberamente ispirato all’Iliade di Omero
drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini, Marcello Prayer
con Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer
scene Massimo Troncanetti /costumi Francesco Esposito
disegno luci Davide Scognamiglio / musiche Francesco Forni
creature e oggetti di scena Alberto Favretto, Marta Montevecchi, Raquel Silva
regia ROBERTO ALDORASI, ALESSIO BONI, MARCELLO PRAYER
Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore.
