Mons. Leonardo D’Ascenzo, sabato 12 ottobre 2024, a Trani, nella Cattedrale, alle ore 16.00, durante una solenne concelebrazione eucaristica ordinerà presbiteri sette diaconi.
Questi sono i nomi dei futuri presbiteri:
- Giuseppe Alberto Cassano, 37 anni, della parrocchia SS. Crocifisso in Barletta, attualmente collaboratore presso la parrocchia S. Maria del Pozzo in Bisceglie;
- Michele Cusanno, 43 anni, della parrocchia San Francesco in Corato, attualmente collaboratore presso la parrocchia Cuore Immacolato in Barletta
- Michele Fabiano, 28 anni, della parrocchia di San Magno Vescovo e Martire in Trani, attualmente collaboratore presso la parrocchia Cuore Immacolato in Barletta
- Leonardo Gaudioso, 26 anni, della parrocchia di Santa Chiara in Trani, attualmente collaboratore presso la parrocchia San Paolo in Barletta
- Francesco Mennea, 26 anni, della parrocchia Spirito Santo in Barletta, attualmente collaboratore presso la parrocchia Santa Maria in Passavia in Bisceglie;
- Salvatore Scaringella, 28 anni, della parrocchia Santa Maria Greca in Corato, attualmente collaboratore presso la parrocchia Santa Maria di Passavia in Bisceglie;
- Silvio Caldarola, 30 anni, della parrocchia S. Maria di Passavia in Bisceglie, attualmente collaboratore parrocchiale presso la parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto in Trinitapoli.
In preparazione all’ordinazione presbiterale, venerdì 11 ottobre 2024, a Trani, in Cattedrale, alle ore 20.00, si terrà una vegli di preghiera presieduta dall’Arcivescovo.
«Mi piace considerare l’ordinazione presbiterale – ha affermato l’Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo – come un dono del Signore alla Chiesa. E questo è un motivo di grande gioia per tutti noi. Auspico che tutta la comunità diocesana voglia accompagnare i sette ordinandi con la preghiera costante, non solo ora, ma anche dopo l’ordinazione. Essi sono chiamati a configurarsi a Cristo nel servizio sacerdotale e nella comunione ecclesiale, perfezionandosi sempre più nel tempo. Che siano come Gesù, Vangelo della Carità!».
I sette diaconi si apprestano ad accogliere definitivamente il dono della chiamata. «Un dono totale, gratuito, per servire i fratelli e le sorelle, con una particolare predilezione verso i più fragili, i più poveri, i più soli e indifesi», afferma Silvio parlando della sua storia.
Un cammino ecclesiale che nasce dall’incontro con l’altro: «Non si può essere prete se non si è costruttori di relazioni, innanzitutto con Dio», spiega Leonardo. Francesco aggiunge che il suo “sì” è ad un progetto d’amore che è chiamato a condividere con tutti.
«Proprio l’Amore, che è Dio stesso, è al centro del dono del sacerdozio», spiega Michele Fabiano. La scelta sacerdotale è una risposta d’amore a un Dio che chiama e invia, ricorda Salvatore. Per Michele Cusanno, diventare prete significa mettersi al servizio delle persone e accompagnarle a conoscere sempre più Gesù.
Vocazioni nate nel segno della quotidianità, dove «progressivamente tutte le cose si illuminano, fino a quando la vocazione cristiana assume un profilo più definito: quello del sacerdozio», spiega Giuseppe.
Indicazioni per il parcheggio:
- Auto: Porta Vassalla, Piazza Pastore, Piazza Trieste (In queste zone la ZTL sarà disattivata)
- Pullman: Sosta in Piazza Sant’Agostino per far scendere i fedeli per partecipazione alla santa messa – Via dei Finanzieri, Parcheggio dedicato ai pullman