L’appuntamento è di quelli da segnare in rosso sul calendario. E non solo per la festività. Giovedì 1° maggio, alle ore 19:00 al Palasport 2006 di Ceglie Messapica, l’Adriatica Industriale Virtus Corato scenderà in campo per gara 1 di Finale contro la Messapica Basket Ceglie: in palio un sogno chiamato Serie C. Per la Virtus, già protagonista di una stagione straordinaria — la prima assoluta nell’ex serie D—, la Finale rappresenta il coronamento di un percorso esaltante e inatteso. I virtussini, che in estate hanno allestito il roster con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, hanno prima chiuso al primo posto la regular season del campionato di DR1 e poi, nella successiva fase ad orologio, hanno centrato il secondo posto che li ha spediti dritti verso la Finale, anche se con il fattore campo a sfavore. Dall’altra parte del parquet ad attendere gli uomini di coach Carnicella ci sarà Ceglie, una vera istituzione della pallacanestro pugliese, pronta a recitare il ruolo di super favorita. Una squadra solida, costruita per il salto di categoria, guidata in panca da un totem come Damiano Faggiano e sospinta da un pubblico caloroso che trasforma il Palasport 2006 in una bolgia. Con un altro vantaggio non di poco conto: l’eventuale gara 3, sarà proprio in quella terra calda e appassionata che la Virtus dovrà tentare l’impresa. Ma si sa: la Virtus Corato non è nuova alle imprese. Anzi, questa stagione è già diventata una favola. Lo sa bene Ubaldo Piarulli, veterano del gruppo e autentico leader dello spogliatoio, tornato a calcare il parquet e vestire la canotta biancoblue dopo alcuni anni di inattività. «Un’emozione indelebile – racconta Piarulli – forse perché davvero impensabile: ad inizio stagione l’obiettivo era salvarci, invece oggi siamo in finale. Il vero segreto è stato il gruppo, nel senso più autentico della parola. Entusiasmo: questa è stata la chiave. In tanti anni di basket non avevo mai trovato un gruppo così unito, mai. C’è davvero qualcosa di straordinario in questa squadra. L’unico rammarico? La sconfitta di Apricena, ma abbiamo trasformato quella ferita in energia positiva.».

Ubaldo, con la sua esperienza e la sua passione, è diventato punto di riferimento per i compagni più giovani. «A 42 anni compiuti – prosegue – posso dire di non essermi sentito mai così bene, a livello fisico e mentale: a questo gruppo devo questa mia seconda vita sportiva, se così posso chiamarla. Il feeling tra di noi è nato subito: l’età e l’esperienza inevitabilmente ti portano a diventare un punto di riferimento, non solo per il basket ma anche per la vita di spogliatoio. Qui non è solo pallacanestro: è ascolto, è consiglio, è crescita reciproca. In questa Virtus c’è davvero tutto, ed è questo che rende questo gruppo così speciale.». Ora però, la testa è proiettata a Ceglie, avversario temibile e piazza rovente. «Dovremo restare sulla stessa scia seguita finora: essere coesi, non mollare mai, sostenere sempre il compagno in difficoltà. Sarà compito mio e dei veterani far capire ai più giovani cosa ci aspetta, prepararli all’ambiente caldo che troveremo. Personalmente amo le sfide, amo i campi bollenti – ammette Piarulli. Sono queste le partite che ti gasano davvero, quelle che non vedi l’ora di giocare. Questa finale è il motivo che ti spinge ad iniziare a giocare a basket, che ti spinge a fare sacrifici in settimana e non capita a tutti di poter vivere queste emozioni».

E se potesse mandare un messaggio ai suoi compagni prima di scendere in campo? Poche parole, ma chiare: «Le finali non si giocano: si vincono. Prepariamoci a scendere in campo con tutte le “armi” che abbiamo a disposizione, senza esitazioni, senza guardare in faccia a nessuno. Testa solo sul parquet. Dobbiamo essere cinici, determinati, affamati. Questo è il momento, sta a noi trasformarlo nel nostro momento.» La Virtus, comunque vada, ha già vinto. Perché aver trasformato un sogno impossibile in realtà, e ora provare a scrivere un’ulteriore pagina di storia, è già una conquista che non ha prezzo. Appuntamento a giovedì per il primo atto di questa storica sfida che vedrà il prosieguo al PalaLosito (gara 2 prevista per sabato 3 maggio alle ore 18:00) con un’intera città pronta a spingere i suoi ragazzi ancora oltre in quella che si preannuncia una grande festa dello sport.